HENRI MAHEU: IL DESIGNER CHE RIPORTA IN VITA IL LINGUAGGIO PERDUTO DELL’HAUTE COUTURE
- Valentina Bonin

- 11 nov
- Tempo di lettura: 2 min
In un sistema moda ossessionato dalla velocità, Henri Maheu sceglie la lentezza. Il suo marchio, Henri, fondato nel 2024, non è un rifugio nostalgico ma un atto di resistenza.
Rivisitando i codici della couture dagli anni ’30 ai ’60, Maheu non guarda indietro: riconquista ciò che la moda ha perduto quando la rapidità ha preso il posto della sostanza.

Dopo quasi un decennio di lavoro per case come Jacquemus, Alaïa e Louis Vuitton, il designer francese costruisce il suo laboratorio creativo — un luogo dove la maestria tecnica incontra la precisione emotiva.
FUORI MODA COME ATTO RIVOLUZIONARIO
Henri definisce il proprio brand come “outdated fashion”, moda superata. Ma dietro quell’anacronismo dichiarato si nasconde qualcosa di profondamente contemporaneo: il coraggio di prendersi cura. Ogni collezione è un esercizio di pazienza, un ritorno alla bellezza intesa come costruzione, taglio e memoria.
La sua visione abbraccia la femminilità come molteplicità non un archetipo unico, ma una costellazione di ruoli.La giacca a clessidra, la cappa balloon, il cappotto ad A, l’abito da sera senza spalline: non sono costumi, ma personaggi.
Frammenti di donne che rifiutano di essere raccontate in un solo modo.
L’EREDITÀ INTELLETTUALE DELLA SS26
Con la collezione SS26, Maheu disegna un vero e proprio saggio visivo sulla forma.I capi sembrano pagine di un’enciclopedia della couture: astrakan, shantung, jacquard, motivi tono su tono del XVIII secolo ogni tessuto custodisce il fantasma di un’epoca in cui la costruzione era il messaggio.
Eppure, sotto questo vocabolario d’archivio, si percepisce qualcosa di sorprendentemente nuovo. La femminilità non è interpretata, ma abitata. Il risultato è come assistere alla memoria che si reinventa in tempo reale: romantica, ma lucidissima.
UN NUOVO MODO DI INTENDERE LA COUTURE
Alla base di Henri non c’è nostalgia, ma una filosofia del fare.
È un manifesto sulla lentezza, sulla disciplina, sulla sincerità emotiva.In un mondo che scambia l’innovazione con la visibilità, la rivoluzione silenziosa di Henri Maheu sta nel ricordarci che il futuro della moda potrebbe dipendere dal suo passato.











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