SANREMO 2026: IL FESTIVAL CHE CAMBIA MAPPA ALLA MUSICA ITALIANA
- Valentina Bonin

- 2 dic
- Tempo di lettura: 3 min
L’attesa non era solo attesa: era pressione culturale. Ieri Carlo Conti, in diretta al TG1, ha finalmente rivelato i 30 Big di Sanremo 2026, dopo un rinvio di una settimana per la scomparsa di Ornella Vanoni.
Il risultato è una lineup che non accontenta nessuno e parla a tutti: ibrida, generazionale, sporca e luminosa insieme. Quella miscela che negli ultimi anni ha cambiato la musica italiana e che quest’anno sembra esplodere in pieno.
LA LINEUP COMPLETA: SANREMO 2026 BIG
Tommaso Paradiso - Chiello - Serena Brancale - Fulminacci- Ditonellapiaga - Fedez & Masini - Leo Gassmann - Sayf - Arisa - Tredici Pietro - Sal Da Vinci - Samurai Jay - Malika Ayane - Luchè - Raf - Bambole di pezza - Ermal Meta - Nayt - Elettra Lamborghini - Michele Bravi - J-AxEnrico Nigiotti - Maria Antonietta & Colombre - Francesco Renga - Mara Sattei - LDA & Aka 7even - Dargen D’Amico - Levante - Eddie Brock - Patty Pravo
Al cast si aggiungeranno anche i partecipanti di Sanremo Giovani e Area Sanremo, che porteranno al Festival nuovi codici, nuovi linguaggi, nuovi conflitti generazionali.
“SPERO DIVENTINO TUTTE HIT”
Conti descrive così la selezione:
“C’è tantissima varietà, tanto fermento. La musica italiana è in evoluzione.”
Non è solo un elenco di nomi: è un documento culturale. Più debutti, più ibridi, più attraversamenti di genere. Dai ritorni istituzionali ai volti della nuova wave urbana, il Festival non prova più a essere “pop per tutti”, ma “pop per molti”. E questo, nel 2026, è già una rivoluzione.
Conti chiude con una frase che sembra una promessa:
“Spero saranno tutte hit.”
Se lo augura lui, ce lo auguriamo tutti noi che viviamo la musica come memoria collettiva.
LE STORIE DENTRO LA LINEUP
ERMAL META E MARIA ANTONIETTA & COLOMBRE
ERMAL META: IL RITORNO CHE NON È SOLO UN RITORNO
Dopo un periodo di silenzio necessario, riflessivo, umano, Ermal Meta torna con un nuovo progetto che ruota attorno a una sola idea: ricostruire.
Una scrittura più asciutta, più matura, più precisa del dolore e della luce che si sceglie. Portarlo a Sanremo significa una cosa: il palco dell’Ariston è ancora un luogo dove la fragilità può diventare una forma di forza.
MARIA ANTONIETTA & COLOMBRE: LA DOLCEZZA CHE SI TAGLIA COME VETRO
Il loro ritorno insieme è un punto fermo nel caos della scena indie italiana. Un progetto che vive di due energie opposte e complementari: la voce limpida, poetica, tagliente di lei, e la produzione morbida e nervosa di lui.
A Sanremo arrivano come un’eccezione necessaria: delicati ma mai fragili, intimi ma mai piccoli, due universi che funzionano solo quando collidono.
Credit photo 1: PippoMoscati
I JALISSE E LA 29ª ESCLUSIONE: UNA SAGA ITALIANA
E come ogni anno, la storia parallela più iconica del Festival continua.I Jalisse celebrano la ventinovesima esclusione con un video ironico, palloncini “2” e “9”, e l’inevitabile domanda che torna sempre:“Perché no?”
Nel 2026, questa ritualità è diventata parte integrante del mito del Festival:la cultura pop è fatta anche di ciò che non cambia mai.
SANREMO 2026: COSA ASPETTARSI (SECONDO NOI)
Non un Festival più giovane né più vecchio: un Festival più complesso, più ampio, più ibrido.
Ci aspettano:
energie nuove da Sayf, Samurai Jay, Nayt
ritorni emotivi da Ermal Meta, Malika Ayane, Levante
pop culture allo stato puro con Elettra Lamborghini e LDA/Aka 7even
narrazioni generazionali da Bambole di pezza, Fulminacci, Chiello
un duetto che potrebbe riscrivere i tempi dell’indie: Maria Antonietta & Colombre
Il resto lo farà il palco. Il resto lo farà la storia.
Sanremo 2026 non è un Festival:è l’ennesima prova che la musica italiana sta cambiando forma più veloce di noi.E noi siamo qui per raccontarlo senza filtri.
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