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Ghali live a Padova: un concerto tra vibrazioni estive, fan connection e futuro pop

  • Immagine del redattore: Valentina Bonin
    Valentina Bonin
  • 22 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

C’è qualcosa nei live estivi che amplifica ogni emozione. Ma con Ghali, succede di più: la musica non è solo colonna sonora, è gesto, linguaggio, spazio condiviso. Il suo concerto al Sherwood Festival di Padova (5 luglio 2025) è stato questo – e molto di più.


Un'esplosione di energia morbida, consapevole e vitale. Dove la popstar più camaleontica della scena italiana ha dimostrato, ancora una volta, che essere artisti oggi significa anche sapere creare legami. Soprattutto quando il palco è solo una delle tante superfici su cui lasciare il segno.


Ghali: l’arte di stare nel presente


Classe 1993, nato a Milano da famiglia tunisina, Ghali Amdouni è da anni una delle voci più visionarie del nuovo pop italiano. Dopo gli esordi con la Troupe D’Elite, ha saputo definire una traiettoria tutta sua, fatta di ritmi urbani e aperture melodiche, arabeschi elettronici e testi che mischiano impegno e leggerezza.


Il suo ultimo percorso – da Sensazione Ultra (2022) a Pizza Kebab Vol. 1 (2023), passando per Sanremo 2024 con Casa Mia – racconta una crescita continua. Una tensione verso qualcosa di sincero e personale, pur restando dentro le regole del gioco. A maggio 2025 è tornato con il singolo Chill, un brano estivo che flirta con la samba e la psichedelia, perfetto per riaccendere il dancefloor dopo le piogge di primavera.



Padova, 5 luglio. Pioggia assente, emozioni presenti

L’atmosfera era quella giusta: cielo pulito, temperatura perfetta, energia diffusa già durante l’opening act. Quando Ghali sale sul palco, il pubblico è pronto. E lui risponde: voce sicura, presenza calda, setlist serrata e visiva. I classici ci sono (Cara Italia, Boogieman, Good Times, I Love You) e convivono con tracce più recenti come Niente Panico e Chill. Ogni brano è una scena, ogni strofa un richiamo.

Ma la cosa più interessante non è la scaletta. È il modo in cui Ghali sta. A suo agio, divertito, sincero. Lo si percepisce da piccoli dettagli: lancia battute, commenta, guarda negli occhi.


L’account spam e il fan che vola a Milano

A metà live, Ghali svela un dettaglio che lo avvicina ancora di più al pubblico: ha aperto un account spam, un profilo privato dove interagisce con pochi fan, postando in modo spontaneo e senza filtri.Un gesto tenero e fuori dal mainstream.


Una strategia, se vogliamo, da artista internazionale, ma con il cuore sempre nel quartiere.


E poi, il colpo di scena: tra chi lo segue già su quell’account, sceglie un fan e regala un biglietto per il suo show a Milano. È questo che resta, dopo un concerto così: la sensazione di essere visti.


In attesa di rivederlo a Milano

Ghali ha dimostrato che non è solo un musicista, ma un artista in grado di attraversare linguaggi, generi e generazioni. E che i suoi concerti non sono solo performance: sono finestre aperte sul futuro del pop italiano.


Noi ci saremo anche a Milano.



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