NIIA V: IL JAZZ CHE OSA, IL JAZZ CHE CAMBIA
- Valentina Bonin
- 8 ott
- Tempo di lettura: 2 min
COS’È DAVVERO IL JAZZ? Per Niia, la risposta arriva il 10 ottobre, con l’uscita di V per Candid Records: un progetto coraggioso e profondamente personale che riscrive ciò che il jazz può essere oggi.
Dimentica gli standard consumati e la nostalgia: V è la visione più autentica e radicale di Niia, dove storytelling emotivo, texture elettroniche e improvvisazione live si intrecciano in un linguaggio nuovo — intimo, sperimentale, senza compromessi.
Accanto a collaboratori come Spencer Zahn, Lawrence Rothman e Chloe Angelides, Niia trasforma il jazz in un atto di libertà contemporanea, un luogo dove la fragilità diventa forza e l’imperfezione è poesia.
Dall’ipnotica fucking happy alla cinematografica Ronny Cammareri (una lettera d’amore caotica ispirata al personaggio di Nicolas Cage in Moonstruck), V vive di contrasti. È bellezza e ferita, autoironia e dolore, equilibrio e disordine.Le contraddizioni diventano verità.
Anche la copertina è una dichiarazione: Niia, ritratta con un forcone eretico — simbolo di ribellione contro ogni ortodossia artistica.
“Se devo lasciare il mio segno in questo genere,” dice, “devo essere una disruptrice.”
E la verità è che Niia ha già scosso le fondamenta.Dal debutto I (2017), definito dal New York Times uno dei migliori album dell’anno, fino all’esperimento ambient di OFFAIR: Mouthful of Salt, ha continuamente sfumato i confini tra jazz, pop e soul contemporaneo.
In V, questo dialogo diventa ancora più viscerale:
Pianos and Great Danes – club-jazz sensuale costruito su ritmiche drum-and-bass.
Throw My Head Out the Window – synth, groove e sax che fondono eleganza e caos.
Angel Eyes – il finale spoglio e struggente: solo la voce di Niia e il pianoforte di Benny Bock, a collegare tradizione e futuro.
decenni per arrivare a oggi, trasformando la vulnerabilità in rivoluzione.
“Il bene e il male convivono,” dice. “Spesso nella stessa strofa. Ed è lì che si trova la verità.”
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